INTERROGAZIONE
SUL RIMPASTO DELLA GIUNTA COMUNALE
AL SINDACO DI TERAMO
PREMESSO:
– che con Decreto sindacale n. 25 del 09 dicembre 2022 si è proceduto alla “Revoca e contestuale nomina della Giunta comunale”, azzerando la Giunta nominata con il precedente Decreto n. 2 del 03 febbraio 2020;
CONSIDERATO:
– che tale decreto, nella parte motivazionale, non chiarisce i veri motivi per i quali si è proceduto ad una operazione di smontaggio e rimontaggio dell’organo esecutivo in maniera così profonda;
– che, pur tuttavia, devesi riconoscere uno scatto di sincerità laddove il Sindaco ha inteso esprimersi a chiare lettere, sottolineando come occorra “una visione più forte e più solida che risponda, anche tenendo conto degli ingenti finanziamenti assegnati, alle esigenze di una città desiderosa di vedere l’incremento dei risultati”, in tal modo confessando tre verità: durante la Consiliatura è mancata una visione forte e solida, sono arrivati nelle casse del Comune centinaia di milioni di euro e pur tuttavia la maggioranza non è riuscita a raggiungere risultati concreti;
RITENUTO, alla luce di quanto precede, di dover domandare al Sindaco notizie circostanziate in merito, senza infingimenti e circonlocuzioni di convenienza;
Tutto ciò premesso e considerato,
SI CHIEDE DI SAPERE:
- quali reali motivazioni abbiano indotto ad un inconsueto azzeramento della Giunta in articulo mortis, cioè a dire a soli cinque mesi dalle prossime elezioni comunali;
- quali reali motivazioni abbiano indotto a formalizzare una palese bocciatura di cinque Assessori sui nove totali, in tal modo rendendo evidente alla cittadinanza la grave insufficienza dell’operato della Giunta comunale;
- perché si è inteso bocciare in toto l’operato dell’ex Assessore Maurizio Verna, estromettendolo dall’Organo esecutivo e relegandolo definitivamente fuori dalle istituzioni;
- per quali motivi si è inteso depotenziare le deleghe dell’Assessore Andrea Core, al quale è stata sottratta la delega più rilevante, cioè quella al “Personale ed organizzazione”, peraltro non ridistribuendola, bensì tenendola in capo al Sindaco, a dimostrazione di quanto si sia lavorato male in questi anni nel rapporto con il corpo dei dipendenti comunali;
- per quali motivi si è inteso depotenziare le deleghe dell’Assessore Valdo Di Bonaventura, al quale è stata sottratta la delega più rilevante, cioè quella alla “Programmazione e gestione del ciclo integrato dei rifiuti” la quale, come è noto, cuba circa 12 milioni di euro l’anno di TARI e concerne la società partecipata più importante per rilevanza dei servizi resi;
- per quali motivi si è inteso depotenziare le deleghe dell’Assessore Stefania Di Padova, la quale fino allo scorso settembre era stata ritenuta la figura maggiormente di spicco dell’Amministrazione comunale (tanto da meritare la candidatura da Deputato alle elezioni politiche del 25 settembre 2022), e soli tre mesi dopo ha subito la privazione unilaterale di ben tre delle cinque deleghe inizialmente assegnatele, ovvero “Urbanistica e governo del territorio”, “Connessione dell’Area urbana con le periferie e le frazioni” e “Pianificazione urbanistica del centro storico”;
- per quali motivi si è inteso depotenziare le deleghe dell’Assessore Sara Falini, alla quale sono state sottratte le deleghe all’edilizia sportiva (transitata all’Assessore Cavallari), nonché quella ai “Contratti e Appalti” che, come è noto, assume rilevanza centrale in ogni ramo delle competenze comunali.
Si chiede in ogni caso risposta scritta alla presente interrogazione.
Teramo, 15 dicembre 2022
Il Consigliere Comunale
F.to Giovanni LUZII