MOZIONE
SU AZIONI DI RECUPERO DEI CREDITI CHE VANTA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI TERAMO
NEI CONFRONTI DELLA SOCIETÀ PUBBLICA RUZZO S.P.A.
PREMESSO:
– che dalle analisi di bilancio concernenti la società partecipata Ruzzo S.p.A., analisi i cui esiti tecnici sono stati ampiamente e preventivamente condivisi con la maggioranza sin dal mese di agosto 2018, la Lista Civica “Teramo 3.0” diramava diversi comunicati stampa per rendere note le gravi irregolarità che funestano la gestione della società acquedottistica teramana;
– che il CdA del Ruzzo ha confermato la rispondenza al vero di tali criticità;
CONSIDERATO:
– che, fra le numerose questioni irrisolte, il Comune di Teramo vanta da troppi anni consistenti crediti nei confronti della Ruzzo S.p.A., crediti riguardo i quali – allo stato – esiste ampia certificazione della Ragioneria comunale circa l’entità esatta (ammontante a circa 3,5 milioni di euro);
– che tali crediti sono ampiamente riconosciuti da parte debitrice, nonché ovviamente dotati dei requisiti di certezza, liquidità ed esigibilità, cioè a dire i tre presupposti che la legge prescrive per poter azionare apposito ricorso per decreto ingiuntivo (che verrà accolto dal giudice in maniera unilaterale, fatti salvi i diritti della Ruzzo di opporvisi entro 40 giorni);
– che l’eventuale opposizione al decreto ingiuntivo darebbe avvio ad un autonomo giudizio in sede civile, il quale però si svolgerebbe in maniera semplificata e consentirebbe di ipotizzare un breve iter giudiziale con un positivo epilogo per la cura dei preminenti interessi dei residenti nel Comune di Teramo;
RITENUTO:
– di dover prendere atto della gravità della situazione debitoria della Ruzzo S.p.A.;
– di dover paventare l’ipotizzabilità di un danno erariale a carico dei responsabili comunali i quali non dovessero procedere a tutte le azioni possibili per recuperare tempestivamente quanto dovuto, quantomeno a far data dal 29/06/2016, giorno della pubblicazione della sentenza n. 701 della Corte di Appello de L’Aquila (che si allega), la quale pronuncia – definendo il contenzioso fra l’Ente d’Ambito Territoriale Ottimale n. 5 Teramano (che aveva emesso decreto ingiuntivo a carico del Ruzzo per il riconoscimento di euro 8.151.625,00) e la Ruzzo S.p.A. – chiariva che “Deve dunque essere affermata in capo ai Comuni ricadenti nell’ATO, e non in capo all’Ente d’ambito, la titolarità del credito di cui è causa, con l’ulteriore, inevitabile, conseguenza, che quest’ultimo non avrebbe potuto agire per conseguire il pagamento di tale parte del canone gravante sul Gestore, essendo legittimati a ciò esclusivamente i singoli comuni”;
– di dover esplicitare come la parte di canone di cui si parla sia esattamente quella ammontante ai circa 3,5 milioni di crediti del Comune di Teramo, così come è doveroso significare che il Gestore di cui si parla nella citata sentenza sia appunto la società Ruzzo S.p.A.;
– di dover rendere noto come non sia affatto una questione di opportunità politica l’azione civile di recupero crediti, bensì un vero e proprio obbligo giuridico fonte di danno erariale qualora non attivata;
CONSIDERATO ALTRESÌ:
– che le scelte gestionali operate dal CdA del Ruzzo hanno condotto, a fronte di ricavi societari sempre crescenti, ad una perdita di 2,5 milioni di euro solo nell’ultimo bilancio approvato nello scorso luglio 2018, e ad una perdita complessiva di circa 7 milioni di euro nel complesso dei 5 bilanci riconducibili all’ex presidente Antonio Forlini, attuale membro del CdA;
– che le scelte gestionali operate dal CdA del Ruzzo hanno condotto ad una crescita del numero dei dipendenti (284 in totale), con aumento esponenziale dei lavoratori interinali passati dai 20 del 2013 (inizio della presidenza Forlini) agli 80 attualmente in servizio;
– che persiste una continuità nella inadempienza di restituzione, essendo noto che il Piano Industriale 2014-2017 approvato dai soci del Ruzzo prevedeva esplicitamente, a far data dall’annualità 2015, il puntuale adempimento sulla restituzione dei mutui in favore dei Comuni;
– che, a tale riguardo, il Piano industriale prescriveva “modalità di rinegoziazione dei mutui sin qui impagati, ipotizzando un loro rifinanziamento e riscadenzamento che consenta di spalmare tali oneri su un arco temporale più ampio possibile. In tal senso, in attesa di individuare tale soluzione, il piano prevede di pagare le rate in scadenza dal 2015 in avanti”;
– che nelle annualità 2015, 2016, 2017 e 2018 nulla è stato restituito al Comune di Teramo, e l’ex Presidente Forlini (attuale membro del CdA) ha formalmente risposto – al sindaco D’Alberto che glielo chiedeva in data 15 settembre 2018 – con la seguente frase: “Stiamo attuando una proposta di rateizzazione”, con ciò esplicitando la persistenza dell’inadempimento per tutti gli ultimi quattro anni;
RITENUTO PERTANTO:
– di dover dare mandato al Sindaco e alla Giunta comunale affinché, verificati tutti i presupposti di legge:
- deliberino in merito al sollecito avvio dell’azione giudiziale di recupero dei predetti crediti comunali, per il tramite di apposito ricorso per decreto ingiuntivo da avanzare nei confronti della società debitrice Ruzzo S.p.A.;
- si attivino senza ulteriori indugi per il perseguimento dell’interesse pubblico, anche al fine di evitare da un lato inerzie suscettibili di negative ripercussioni in termini di danno erariale, dall’altro lato di arrecare nocumento patrimoniale (il quale si rivelerebbe come negativamente incidente sul già precario bilancio comunale).
Tutto ciò premesso e considerato,
IL CONSIGLIO COMUNALE DI TERAMO
delibera di impegnare il Sindaco e la Giunta comunale:
- previa verifica di tutti i presupposti di legge, nonché delle opportune valutazioni connesse e consequenziali, ad avanzare sollecita azione giudiziale di recupero dei crediti comunali nei confronti della società partecipata Ruzzo S.p.A., per il tramite di apposito ricorso per decreto ingiuntivo;
- a riferire in Consiglio comunale, entro un mese dalla data odierna, circa gli esiti delle attività e delle decisioni adottate in merito.
Teramo, 19 febbraio 2019
I Consiglieri Comunali
F.to Osvaldo DI TEODORO
F.to Giovanni LUZII