MOZIONE
SULL’ACQUISTO DELLE QUOTE PRIVATE DELLA SOCIETÀ TERAMO AMBIENTE S.P.A.
PREMESSO:
– che la città di Teramo ha costituito nel 1995 la società mista pubblico-privata denominata Teramo Ambiente S.p.A., la quale continuativamente dal 1996 ad oggi ha ricevuto in affidamento, fra gli altri, il servizio di Igiene Urbana e rappresenta un consolidato patrimonio di saperi e di competenze;
– che l’assetto societario si compone di due Soci Pubblici, i quali detengono il 51,00% delle azioni (il 49% in capo al Comune di Teramo e il 2% in capo alla società MO.TE. Ambiente S.p.A.), e un Socio Privato che detiene il 49,00 % delle azioni, cioè la società Comir S.r.l.;
CONSIDERATO:
– che nelle Linee Programmatiche 2018-2023 approvate dal Consiglio comunale nel 2018, alla pag. 7 viene esplicitamente previsto che “l’Amministrazione Comunale si impegnerà a: verificare la possibilità di acquisizione di quote, al fine di rendere la Teramo Ambiente una società completamente pubblica e In House”;
– che la curatela fallimentare dell’ex socio privato, nel corso del 2018 e 2019, risulterebbe aver già provveduto ad offrire l’acquisto delle quote private al Comune di Teramo, peraltro ad un prezzo che sembrerebbe fosse inferiore al milione di euro, ma la questione non è stata formalizzata dal sindaco e dalla sua maggioranza al Consiglio comunale, concludendosi di fatto con un rifiuto di effettuare quella operazione, rifiuto che si è tradotto in un errore politico scaricato sulle spalle degli utenti teramani, nonostante quanto promesso sulle ricordate Linee Programmatiche di mandato;
– che ad oggi non risulta ancora approvato il Piano Economico Finanziario del servizio di Igiene Urbana relativo all’esercizio 2020 e comunque non sono mai stati approvati i consuntivi dei PEF annuali degli ultimi anni;
– che sono falliti i tentativi di procedere alla gara a doppio oggetto per obiettiva incapacità della parte politica e della parte burocratica ad adempiere a quanto esse stesse si erano ripromesse di realizzare (dal 2018 e da ultimo ripetutamente nel gennaio e nel maggio 2020 con formali determinazioni dirigenziali di costituzione di apposito gruppo di lavoro dedicato), e cioè l’avvio entro il corrente anno della gara attraverso la quale mettere a bando sia l’acquisto delle quote del privato e sia l’affidamento del servizio di Igiene Urbana;
– che da lunghi anni è in corso una partita debiti-crediti fra il Comune e la Te.Am. S.p.A. che è ben lungi dall’essere conclusa e, comunque dovesse trovare definizione, la metà dei debiti comunali da corrispondere alla Te.Am. sarà in ogni caso a carico del Comune (e di consegenza dei cittadini teramani);
CONSIDERATO ALTRESÌ:
– che il socio privato, cioè a dire la società Comir S.r.l., dopo aver rilevato nel 2019 a seguito di asta pubblica (gestita dalla Curatela Fallimentare del precedente socio privato) le quote private della Te.Am. S.p.A. ad un prezzo di 1.755.000,00 (essendo però ivi comprese altre partecipazioni della società fallita), ha già espresso il proprio formale assenso allo svolgimento della gara a doppio oggetto, con ciò acconsentendo alla messa in vendita delle proprie quote in Te.Am.;
RITENUTO di dover affrontare con la massima sollecitudine tale questione, sia perché attualmente la gestione è del tutto illegittima, priva dell’obbligatorio contratto di servizio e foriera di numerose inefficienze e maggiori costi, sia perché il passare del tempo aggrava considerevolmente le spese di acquisizione che ad oggi – pur se significativamente maggiori rispetto all’offerta sopra citata rivolta al Comune dall’allora Curatela Fallimentare dell’ex socio provato – rappresenterebbero comunque la scelta migliore:
- per poter affidare il servizio di Igiene Urbana in maniera diretta ad una propria società In House, regolarizzando finalmente una situazione illegittima che comporta considerevoli costi aggiuntivi;
- per poter risparmiare 40.000 euro l’anno totalmente inutili che si continua a conferire a titolo di partecipazione obbligatoria alla società MO.TE. S.p.A., la quale non fornisce servizio alcuno al Comune di Teramo e la cui partecipazione da parte del Comune di Teramo verrebbe definitivamente dismessa anche in esecuzione dell’obbligo di dismissione delle plurime partecipazioni di enti pubblici in società aventi il medesimo oggetto sociale (obbligo sancito dal TUSP, Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, Lgs. n. 175/2016);
- per usufruire del risparmio che si otterrebbe elidendo l’utile di impresa del socio privato, stimato approssimativamente in un 15%-18%, utile che non dovrebbe più essere corrisposto in quanto la società Te.Am. S.p.A. – divenendo tutta pubblica – dovrebbe osservare il solo pareggio di bilancio senza produzione di utili;
- per consentire che il fondo di accantonamento per le perdite delle società partecipate possa essere ridotto proporzionalmente alle diminuite esigenze transattive concernenti l’attuale partita aperta sui debiti-crediti societari;
- per realizzare un risparmio immediato di almeno il 5% della tariffa dell’Igiene Urbana, come è noto per legge gravante integralmente sulle spalle degli utenti, in esito alla cassazione degli utili di impresa del socio privato che verrà liquidato;
RITENUTO, pertanto:
- di avanzare la proposta di acquisizione del 49% delle quote private societarie della Teramo Ambiente S.p.A.;
- di chiedere la convocazione di apposita seduta del Consiglio Comunale, invitando in tale sede il Presidente del Consiglio di Amministrazione della società – nominato in rappresentanza del socio pubblico Comune di Teramo – al fine di poter essere edotti sulla opportunità o meno e sulla utilità o meno di una simile operazione;
- di procedere senza altro indugio ad istituire apposito collegio tecnico per effettuare una stima imparziale ed attuale del valore della quota privata, al fine di effettuare un’offerta di acquisto alla Comir S.r.l. proprietaria del predetto 49% della Te.Am. S.p.A.;
Tutto ciò premesso e considerato,
IL CONSIGLIO COMUNALE DI TERAMO
delibera di impegnare il Sindaco e la Giunta comunale:
- a voler dare sollecito avvio a tutte le attività amministrative propedeutiche all’adozione, previo stanziamento di adeguate risorse economiche nel redigendo bilancio comunale di previsione per l’anno 2021, di una formale proposta di acquisizione del 49% delle quote private societarie della Teramo Ambiente S.p.A., al fine di rendere la predetta società partecipata integralmente pubblica e In House, sia in ossequio a quanto previsto nelle vigenti Linee Programmatiche di mandato dell’attuale Amministrazione comunale e sia soprattutto per la spiegata convenienza economica e gestionale dell’operazione;
- a voler chiedere la convocazione di apposita seduta del Consiglio Comunale, invitando in tale sede il Presidente del Consiglio di Amministrazione della società – nominato in rappresentanza del socio pubblico Comune di Teramo – al fine di poter essere edotti sulla opportunità o meno e sulla utilità o meno di una simile operazione;
- a voler procedere senza altro indugio ad istituire apposito collegio tecnico per effettuare una stima imparziale ed attuale del valore della quota privata, al fine di effettuare un’offerta di acquisto alla Comir S.r.l. proprietaria del 49% della Te.Am. S.p.A.
Teramo, 02 dicembre 2020